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lunedì, gennaio 22, 2007

Skypeful speciale: l'incontro

Ho deciso di scrivere questo post, visto che ffinalmente, dopo un sacco di tempo, dopo chiacchierate, scherzi e quant'altro, ho incontrato i miei grandi amici che, seppur della stessa mia regione, non sono proprio a 2 passi da casa mia.
Tutto ciò che scriverò, questa volta, è assolutamente vero, e Skypeland si trasferisce, almeno per una volta, nella realtà.
Visto che è tutto vero, pure i nomi dei personaggi lo saranno, quindi non userò quelli che metto nelle puntate della soap.
Vi consiglio di leggerlo, perchè credo ne valga la pena, non tanto per come scrivo, quanto per le emozioni provate.

***
Lo aspettavo da tanto, e ormai ci avevo quasi perso la speranza.
Già il 17 dicembre sarei dovuto andare a Ficarra (Me), ma Pippo non poteva esserci.
Allora avevo deciso di andarci il 30, ma non c'erano nè Milena nè Enzo (Cucciolotto), e uno degli scopi per i quali ci andavo era pure per vedere Daniele, il pargoletto di Enzo.
Finalmente, poi, si decide una data: 20 gennaio 2007.
Tutto pronto, mi preparo fisicamente (devo alzarmi presto la mattina, e per giunta di sabato) e psicologicamente (chissà come sarà incontrarli, finalmente, senza microfono...).
L'unico problema sorge per Milena, che non può venire con noi, ma io ho un'idea: se lei non può venire, noi possiamo andare da lei.
L'idea è accettata con entusiasmo dalla guida, e così tutto è pronto.
L'unica a non poter esserci è Petra, perchè si era già organizzata da un'altra parte.
Si parte!
Ore 07.00, spacchiamo il secondo.
Io e i miei ci mettiamo in macchina, pronti a più di 3 ore di viaggio.
Cosa strana, in strada non c'è quasi nessuno, tanto che il tragitto è scorrevolissimo.
Ci siamo fermati solo una volta, per 10 minuti, in una piccola e direi pure un po' squallida area di servizio.
Ore 09.46: prima telefonata di Pippo, che mi dice di avvisarlo non appena arrivato vicino Ficarra.
Mezz'ora dopo, arriva un'altra telefonata, sempre di Pippo, che sostiene di avermi visto passare, con un'Opel grigia, e di avermi chiamato.
Peccato che dovevo ancora uscire dall'autostrada, e che comunque avevo una Panda...
Tra l'altro, all'uscita dall'autostrada era scritto che mancavano 6 km a Ficarra, ma mio padre dice di averne fatti di più.
Chissà...
Comunque, finalmente, alle 10.30 circa, arriviamo a destinazione.
Da subito grande accoglienza, e colazione a scrocco al bar, con cornetto alla nutella e succo di frutta alla pesca.
Prima sorpresa, già mentre mangio: ecco, infatti, entrare al bar Enzo, che saluto col cornetto in mano, e la sua esclamazione: "Minchia, sempre mangi!".
Dopo la fermata al bar, tutti a casa di Enzo, che si trova in una specie di luogo angusto, quasi isolato dal mondo, tanto che a mala pena ce l'abbiamo fatta a scendere per quella stradina, ma ina veramente, con l'auto.
Arrivati, siamo subito accolti da Rosa, sua moglie, e dai suoi suoceri.
Il bambino dorme come un angioletto.
Prima curiosità: gli avevo regalato una tartarughina, una di quelle che suonano se tiri la corda, ma sorpresa... ce l'ha già!
Be, qquella mia, magari, la userà Enzo, la metterà sopra il letto, per la notte...
Dopo una decina di minuti io, Pippo e Enzo saliamo nella stanza dove ha il pc, e ci colleghiamo a skype.
Lì chiamiamo Francesco (Il ruba cuori) e Peppe (Runner).
In quel frangente, visto che Peppe non sapeva che io dovevo andare a Ficarra, saluta Enzo, e io gli dico, con la voce in mezzo falsetto, di essere Cesira, la domestica un poco umbra di Enzo.
Poi, capito che ero io, insiste nel dire che non mi vede in conferenza, e io gli dico che ho la nuovissima versione di skype, la tonight powered by invision, e che quindi non mi vede per questo.
Chissà se gli dirò mai che era uno scherzo...
Poi io dico loro che Ficarra è un paese angusto, e sia Pippo che Enzo si guardano in faccia chiedendosi cosa dicessi, alchè Enzo dice: "Finiscila, altrimenti 2 ppugni non te li leva nessuno!".
Comunque, dopo una ventina di minuti passati così, riscendiamo nel salone, giusto in tempo per conoscere un altro amico di Enzo, Ivano, juventino sfegatato come me.
Poi sono arrivati pure Massimo, cognato di Enzo, e Caterina, la sorella di Rosa, e così siamo stati lì fino a mezzogiorno.
Nel frattempo, Daniele si era svegliato, e l'angioletto di prima aveva cambiato subito forma: i vagiti del piccolo erano mostruosi, tanto che invece delle 12.30 lo hanno dovuto far mangiare mezz'ora prima.
Arriva il momento di andare a pranzo: salutiamo tutti, e noi, magnifici 5, partiamo per Sinagra, dove si trova il ristorante.
Pippo aveva detto che ci volevano 6 km per arrivare, ma anche qui ne facciamo molti di più...
Certo che hanno una concezione dei 6 km un po' strana...
Comunque, a parte questo, arriviamo al ristorante e, prima di pranzare, andiamo in bagno.
Pippo, grande conoscitore del luogo, si fionda subito nel bagno delle donne, chissà se per errore o perchè vi si trova meglio...
Comunque, iniziamo a pranzare prima delle 13.00.
Ecco la disposizione del tavolo: a capo tavola Pippo, di fronte c'ero io, a sinistra mia madre, e alla mia destra mio padre ed Enzo.
Il pranzo è stato favoloso: 5 antipasti, tra i quali da segnalare il formaggio fuso, la ricotta fritta e i funghi impanati, deliziosi!
Grande avventura di Enzo, che insegue un'oliva imprendibile con la forchetta... spettacolo!
Comunque, arriva un tris di primi straordinario: pasta ai funghi, involtini di maccheroni con le melanzane e pasta al sugo di maiale.
Pure i secondi non sono da meno, anche se mi aspettavo carne al sugo, visto che da queste parti si usa così.
Invece, tutta carne arrosto: agnello, braciole di maiale e salsiccia.
Poi si passa alla frutta e al dolce, cioè i cannoli alla ricotta.
A Enzo e Pippo non piace la ricotta, così mi sacrifico io per loro.
Loro hanno pure bevuto il vino, io e mia madre la coca.
Ore 14.23: finito!
Penso che siamo nettamente in anticipo per andare a Patti, a casa di Milena, nostra ultima tappa.
Pippo, infatti, dice a Tino, suo marito, che alle 15.00 siamo lì, ma io, già da qualche giorno, avevo il presentimento che dovevamo perderci...
Innanzitutto, i 2 ficarresi danno un passaggio a un tipo un po' strano, non vorrei dire lo scemo del paese, e infatti lo dico...
Poi si fermano al bar, e non riesco a capire per cosa, ma lo capirò dopo...
Dopo 5 minuti passati così, ripartiamo per Patti.
Avremmo dovuto essere lì alle 15.00, appunto, se non fosse che ci perdiamo, tanto che quasi quasi potevamo prendere il traghetto.
Tra l'altro, Tino ci aveva visti pure passare, ma la nostra guida turistica Pippo chissà dove guardava...
Menomale che Enzo gli dice di telefonare di nuovo a Milena, che tra l'altro chiede spiegazioni a me, chiamandomi al cellulare, e alla quale faccio presente che avevo ragione a dire che ci saremmo persi.
Comunque, alla fine, dalle 15.00 arriviamo alle 15.30.
Milena è fuori casa ad aspettarci.
Mia madre, vedendoli entrambi, dice che sembrano 2 bambini, o almeno lui sembra un adolescente, lei non sembra proprio averne 32.
Comunque, lei è carinissima, proprio come me l'aspettavo, e affettuosissima come lo è su skype.
Dopo abbracci e baci, entriamo in casa, dove si scrocca ancora...
Più che una casa sembra un bar, visto che dal frigo escono tutte le bevande possibili e immaginabili, e poi compaiono dei buonissimi dolci alle mandorle e al pistacchio.
Finalmente, scopro a cosa era servita la fermata al bar.
Infatti, Pippo ha portato dei dolci tipici ficarresi, fatti con glassa, crema di fichi, arance e chi più ne ha più ne metta.
Poi abbiamo fatto un filmato dedicato al nostro grande Carlo (Sciabacarlo).
Addirittura, Milena ha regalato a tutti una salsiccia di cinghiale e una bottiglia di vino, come se non bastava già tutto quello che aveva fatto.
Infine, alle 16.15 siamo dovuti andare via, visto che la strada per il ritorno era ancora lunga.
Prima, però, ho voluto che qualcuno mi facesse una foto mentre abbracciavo Milena, e di foto ne sono partite 3, fatte al cellulare, e la cosa non mi dispiaceva...
Alla fine partiamo, per altre più di 3 ore di viaggio.
Quando ci salutiamo, Pippo prende dei dolci, comprati al bar a posta per noi.
Certo, alla fine invece di più di 3 ore ne avremmo potuto fare qualcuna in meno, se non fosse che per i grandi consigli dei ficarresi abbiamo preso un'altra autostrada e abbiamo allungato di ben 100 km!
Potevo essere a casa per le 19.30, ma sono arrivato un'ora dopo, mettendoci anche il fatto che non c'era assolutamente traffico, come se non fosse sabato sera...
Comunque, alla fine, è andato tutto secondo i piani, e non me l'aspettavo davvero, visto che le cose programmate, di solito, non riescono mai...
Mi aspettavo pure che ci saremmo persi, e infatti è successo...

Bene, ora si passa alle conclusioni, scontate, ovvie, ma da fare assolutamente.
Non dico di essermi commosso, perchè esagererei, ma dico di aver provato qualcosa di indefinibile, qualcosa che solo il calore, si, quel calore umano può dare.
A chi dice che è difficile coltivare amicizie a distanza, be, dico che forse devono cercarsele meglio, o forse devono cominciare a cambiare atteggiamento nei confronti degli altri.
Mai mettere barriere nell'amicizia, non porta a niente.
Alla fine, Enzo lo conosco da 2 anni, Pippo da 1 e Milena da 6 mesi, e andare a trovarli è stato come solidificare l'amicizia, visto che era come se li conoscessi da sempre.
Niente imbarazzo, anzi, anche i miei si sono ambientati benissimo, visto che sono persone veramente alla mano e non snobbano mai nessuno.
Infine, concedetemelo, un ringraziamento speciale lo voglio fare a Milena, che ci ha ospitati, seppur per poco, e che mi ha dato, e mi dà, il calore che solo una vera amica può dare.
Se tutto va bene, e tutto andrà bene, tornerò ad ottobre, e scriverò di nuovo la mia esperienza, pronto a condividerla con chi vorrà leggerla.

***
Nel prossimo post pubblicherò il video girato a casa di Milena.

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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

la verita mi e colpito molto..., e molto interesante
in bocca al lupo
romi

03:48

 

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